Il Fondo Nuove Competenze 3 – Competenze per le innovazioni è un’iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per sostenere le imprese nei processi di transizione digitale ed ecologica, favorendo l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori.
Beneficiari:
Datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, che sottoscrivono accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati alla formazione.
Attività finanziabili
Formazione per l’accrescimento delle competenze dei lavoratori, con focus nei seguenti ambiti:
- sistemi tecnologici e digitali;
- introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale;
- sostenibilità ed impatto ambientale;
- economia circolare;
- transizione ecologica;
- efficientamento energetico;
- welfare aziendale e benessere organizzativo.
Il numero delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore deve essere compreso tra un minimo di 30 ore e un massimo di 150 ore.
| progetti formativi devono dare evidenza delle modalità di valorizzazione del patrimonio di competenze possedute dal lavoratore e di personalizzazione degli interventi individuali e prevedere, in esito al percorso formativo, il rilascio di una attestazione di trasparenza o di validazione degli obiettivi di apprendimento.
Agevolazioni
Contributi a copertura dei costi relativi alle ore di formazione:
- Fino all’80% della retribuzione oraria per i lavoratori in formazione (In caso di disoccupati di lunga durata o apprendisti di alta formazione assunti dal 04/12/2024 la copertura arriva al 100% della retribuzione oraria).
- Rimborso integrale degli oneri contributivi previdenziali e assistenziali (inclusi quelli a carico del lavoratore).
- Bonus per assunzione di disoccupati: 800 euro per disoccupati assunti a tempo indeterminato o in apprendistato e 300 euro per assunzioni stagionali (minimo 120 giorni) in settori specifici come turismo e agricoltura.
Fondi disponibili
- Il fondo dispone di 731 milioni di euro, suddivisi tra le diverse regioni italiane e destinati a tre linee di intervento:
- Sistemi formativi: gruppi di imprese con grandi datori di lavoro come riferimento (25% delle risorse).
- Filiere formative: reti di micro, piccole e medie imprese operanti in distretti territoriali o filiere produttive (25% delle risorse).
- Singoli datori di lavoro: imprese individuali (50% delle risorse).
- Risorse integrabili con altri programmi operativi nazionali e regionali.
Ripartizione geografica:
- € 225.943.198,04 alle Regioni più sviluppate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto);
- € 39.928.825,74 alle Regioni in transizione (Abruzzo, Marche, Umbria);
- € 464.127.976,21 alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Ruolo dei Fondi interprofessionali
L’attività di formazione per i datori di lavoro iscritti a un Fondo Paritetico Interprofessionale è finanziata in tutto o in parte dai Fondi Paritetici Interprofessionali, anche attraverso voucher spendibili nell’ambito di apposite library, secondo la disciplina da essi prevista.
Scadenza
Le domande possono essere presentate dal 10 febbraio 2025 al 10 aprile 2025.
È necessario allegare l’accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro e il progetto formativo dettagliato.
FIDEAS SRL
Borgo Cappuccini 3 – 63073 Offida (AP)
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