Dopo il via libera di Bruxelles il Ministro Maurizio Martina ha firmato il decreto Ministeriale relativo al nuovo regime di aiuti dell’Ismea per 300 milioni di euro finalizzato al rilancio delle filiere agroalimentari, che sarà operativo da settembre 2017. In virtù di questo regime l’Ismea potrà intervenire con partecipazione (di minoranza) nel capitale delle imprese o concedere mutui agevolati.
BENEFICIARI
Beneficiari dei nuovi incentivi sono le società di capitali, comprese quelle cooperative che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione dei prodotti e nella commercializzazione. Agevolazioni anche per le società in cui però il 51% dei soci sia costituito da agricoltori e che sono attive nella distribuzione e logistica, compresa la piattaforma informatica, due ambiti in cui l’Italia è in una condizione di pesante arretratezza, soprattutto nel settore dell’ortofrutta.
AGEVOLAZIONI
ISMEA interviene a sostegno dei nuovi investimenti con due diverse modalità:
A) Concessione mutuo al tasso pari al 30% del tasso di riferimento europeo e comunque non al di sotto dello 0,50% della durata di 15 anni, di cui 5 anni di preammortamento ed assistiti da garanzie Ismea, su progetti di investimento con una spesa da 2 a 20 milioni di euro.
B) Ingresso di Ismea nel capitale della società agricola o agroalimentare che non sia in difficoltà. Le modalità di intervento e le condizioni dipendono dalla tipologia del progetto e comunque l’Ismea è socio di minoranza e la partecipazione è a tempo.
FONDI DISPONIBILI
300 milioni di euro.
FINALITA’
Rilancio del sistema nazionale che per competere dovrà sempre più far rotta sull’innovazione, la concentrazione dell’offerta e il collegamento con gli altri anelli della filiera. Con questa operazione che interessa le filiere a 360 gradi si intende stimolare l’ulteriore crescita di un settore che sta dando già molte soddisfazioni all’economia generale. Si allarga con un budget ricco quel ventaglio di azioni messe in campo dal ministero delle Politiche agricole, finalizzate a rinnovare il settore. In questa direzione vanno l’estensione all’agricoltura del «piano Industria 4.0», ma anche i nuovi incentivi finalizzati ai giovani previsti dagli interventi per il Mezzogiorno che mettono in campo 50 milioni per sostenere le imprese under 40.
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